Le inchieste giornalistiche sulla tragedia del Vajont, non ancora consumatasi, ma ampiamente annunciata e da molti fiutata; le lotte partigiane, accanto a tanti altri compagni; l’impegno politico; il lavoro da inviata per l’Unità e, la lezione più amara, l’emarginazione subita ad opera del suo giornale, del suo partito…
Questo e molto altro è stata Tina Merlin, “quella del Vajont”, bellunese di Trichiana, scomparsa 22 anni fa a Belluno, ma la cui memoria è ancora forte nella società civile bellunese.
Ne parla giovedì sera in sala congressi a Fusine Adriana Lotto, che su Tina Merlin ha raccolto molto materiale interessante, al punto da scriverne un libro dal titolo “Quella del Vajont: Tina Merlin, una donna contro”. A 50 anni dal disastro, la biblioteca civica Pellegrini di Zoldo Alto ha voluto ricordare questa donna straordinaria e di assoluta modernità.