La Fidapa Bpw Italy di Belluno organizza per lunedì 5 giugno, alle 18, nella sala “Eliseo Dal Pont – Bianchi”, un incontro pubblico con l’autrice nell’ambito del ciclo “Donne per le donne”.
Con il suo ultimo libro dal titolo “Non volevo morire vergine”, Barbara Garlaschelli tratterà il tema “Femminilità e disabilità – Essere donna due volte”. La scrittrice, tetraplegica dall’età di 15 anni, nel volume (pubblicato da Piemme con prefazione di Daria Bignardi) racconta come un tuffo in mare l’abbia costretta ad affrontare tutte le condizioni imposte dal suo nuovo stato di disabile grave con conseguenze psicologiche, fisiche e sociali.
“Nella corsa che terminerà con il mio corpo lanciato contro un sasso in mare – scrive l’autrice – in quei pochi secondi si raccolgono 15 anni di vita perfetta”. Quella corsa sarà l’ultima della sua vita e chiama l’incidente “l’impensabile”. Con la frase che dà il titolo al volume “Non volevo morire vergine” la Garlaschelli intende esprimere la sua ricerca non solo del contatto fisico con l’altro sesso, ma di tutto ciò che con la sua condizione di disabile non le sarebbe stato permesso, anche le cose che sembrano le più normali e persino banali.
Barbara Garlaschelli è nata a Milano nel 1965, vive a Piacenza ed è laureata in Lettere moderne.
Al convegno, accompagnato da un reading musicale con fisarmonica e canto di Stefania Carcupino, porteranno la loro testimonianza anche alcune rappresentanti dell’Assi (Associazione Sociale Sportiva Invalidi), l’organismo nato dall’idea di Oscar De Pellegrin, arciere paralimpico medaglia d’oro a Londra 2012.
La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Belluno e dell’associazione culturale Lettere Trame con il contributo della Cassa rurale ed artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti.