Debutto della Bretelle lasche con la loro nuova produzione “Romeo e Giulietta.”
ROMEO E GIULIETTA
DOMENICA 24 NOVEMBRE 2013/ore 18.00
PICCOLO TEATRO PIEROBON – PAIANE (PONTE DELLE ALPI)
BRETELLE LASCHE GIOVANI
BIGLIETTI
INTERI 10€ – RIDOTTI 5€ (STUDENTI FINO A 18 ANNI)
PRENOTAZIONI
MAIL info@bretellelasche.it
CELLULARE 329.3676945
Riprende, con questo progetto, un’azione pedagogica rivolta al mondo degli adolescenti, con la finalità di valorizzare un gruppo di attori di grande talento, reduci da molte esperienze teatrali e formative, nonostante la giovane età; ne è nato uno spettacolo intenso, pieno di quell’energia un po’ selvaggia che solo i ragazzi sanno esprimere, ma contemporaneamente delicato ed intimo, curato in ogni particolare (costumi originali, progetto luci, scenografia, coreografie) da quelli che da un bel pò di tempo navigano assieme alle Bretelle Lasche.
NOTE DI REGIA
Questo “Romeo e Giulietta” è il racconto di un’infanzia violata che subito si trasforma in un’adolescenza incontenibile. Adolescenza che si scontra con un corpo nuovo e in divenire e con l’appropriarsi di esso. E’ la storia di un ingresso nell’età adulta che non potrà mai avvenire perché reso impossibile da una finale presa di coscienza deflagrante.
E’ un Bildungsroman, un romanzo di formazione.
Quasi un percorso antropologico all’interno di un rito di iniziazione.
Romeo, Giulietta, Tebaldo, Benvolio, Mercuzio e tutti gli altri adolescenti di questo spettacolo passano attraverso le tappe sceniche del capolavoro shakespeariano, tappe quasi obbligate e costruite sulle proiezioni di un mondo adulto che li stringe in un abbraccio mortale. Un mondo adulto soffocante quanto il clima che circonda l’ambientazione calda e latina di questa messinscena. Un mondo adulto che si prende gioco di loro.
La storia è nota. Le suggestioni teatrali e le emozioni che ha suscitato nei secoli anche.
A me l’onere e l’onore, la felicità e l’impegno, di allestire quest’opera con una compagnia composta da strepitosi attori giovani, adolescenti, tecnicamente preparati, tenaci e con un’energia incredibile. Forse uno dei doni più belli e più stimolanti che un regista di teatro possa aspettarsi dalla vita.