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La Leggenda di Bassano, dal 21 al 24 giugno. Lo spettacolo delle Dolomiti, la Ferrari che ha dato inizio all’epopea delle vetture Sport-Barchetta, Miki Biasion e il conte Paolo Marzotto

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Le più belle auto della storia stanno già scaldando i motori. Si avvicina l’immancabile appuntamento del calendario di tutti gli appassionati di motorismo storico: dal 21 al 24 giugno 2018 andrà in scena La Leggenda di Bassano – Trofeo Giannino Marzotto, gara di regolarità unica perché riservata esclusivamente a vetture Sport-Barchetta costruite fino al 1960, inserita nel calendario internazionale FIVA (Fédération Internationale des Vèhicules Anciens) e ASI (Automotoclub Storico Italiano).
E le credenziali di qualità non mancano, visto che l’evento organizzato come ogni anno dal Circolo Veneto Automoto d’Epoca “Giannino Marzotto”, forte di 56 anni di esperienza, è riuscito a fare tris con l’edizione 2017 aggiudicandosi il premio “La Manovella d’Oro Internazionale” quale migliore manifestazione a livello internazionale dopo i successi del 2015 e 2016.
“Siamo al lavoro per sistemare gli ultimi dettagli in modo da rendere indimenticabile anche l’edizione di quest’anno – commenta Stefano Chiminelli, Presidente del Circolo Veneto Automoto d’Epoca ‘Giannino Marzotto’ -. Abbiamo raccolto iscrizioni provenienti da tutto il mondo, con 14 diversi paesi rappresentati al via e soprattutto auto da sogno dal valore storico inestimabile. Anche quest’anno proporremo un percorso che si snoderà lungo le più belle strade all’ombra delle Dolomiti, garantendo al contempo quel clima di amicizia e di festa che ha fatto innamorare i partecipanti de “La Leggenda” e che da sempre contraddistingue questo evento”.

Miki Biasion

Un’edizione quella di quest’anno che si è ufficialmente svelata nel corso del Salone Retròmobile di Parigi, e che preannuncia un parterre di assoluto prestigio. Confermata infatti la presenza del due volte campione del mondo di rally Miki Biasion, Brand Ambassador del Main Sponsor della manifestazione, la Maison Svizzera di orologeria Eberhard & Co. che affianca da sempre l’evento e che l’anno scorso ha celebrato i 130 anni di storia ininterrotta dal 1887. Al via ci sarà anche Prisca Taruffi, giornalista e campionessa italiana di Rally, figlia del celebre pilota e collaudatore Piero Taruffi, la “Volpe argentata”, di cui proprio quest’anno ricorrono i 30 anni dalla scomparsa. Sarà presente anche il Conte Paolo Marzotto, Presidente del Comitato d’Onore della manifestazione che annovera, oltre allo stesso Biasion, anche il Presidente del Museo “Bonfanti-Vimar” Massimo Vallotto e il famoso storico e curatore della “Galleria del Motorismo, Mobilità ed Ingegno Veneto” Nino Balestra. Gradito ritorno a bordo de “La Leggenda” anche per Francesca Cavallin, attrice bassanese che ha recitato nella fiction televisiva RAI “Di padre in figlia”, ambientata anche nelle Distillerie Poli, che sarà la location del pranzo finale anche nel 2018 dopo il grande successo della scorsa edizione.

Il percorso dell’edizione 2018

Le vetture più belle del mondo che sfilano nello spettacolo delle Dolomiti. Questo il binomio vincente dell’edizione 2018 de “La Leggenda di Bassano” che sta per partire. Terminate le verifiche tecniche e sportive del 21 giugno, il primo concorrente partirà alle 12.30 di venerdì 22 giugno dalla splendida cornice di villa Cà Cornaro a Romano d’Ezzelino, alle porte di Bassano del Grappa (VI). La prima tappa, di 180 km, farà sfilare le vetture per Bassano del Grappa prima di raggiungere la stupenda Asiago, in cui la carovana de “La Leggenda” farà gradito ritorno dopo il passaggio della scorsa edizione nel corso della sua tappa finale. Da qui si passerà in Trentino, con un panoramico tratto che i concorrenti percorreranno con vista sul Lago di Caldonazzo per proseguire verso Trento, risalire la valle dell’Adige e raggiungere le sponde di un altro bellissimo lago, quello di Caldaro, e poi raggiungere Bolzano (BZ), dove la prima vettura sfilerà intorno alle 17.
Il 23 giugno la seconda tappa di 320 km, sicuramente la più impegnativa per auto e piloti, ma anche la più spettacolare. Alle ore 8,30 la prima vettura lascerà Bolzano. Risalita la Valle dell’Isarco fino a Chiusa, si valicherà il Passo delle Erbe, per discendere in Val Badia fino a San Vigilio, raggiungendo Dobbiaco. Da qui la carovana proseguirà su un bellissimo percorso all’ombra della Croda Rossa, sconfinando in Friuli Venezia-Giulia fino a Sauris, per poi lambire le falde delle Dolomiti Friulane, discendere la Val Cadore e risalire la Val di Zoldo. Un percorso durissimo che si concluderà ad Alleghe dopo un giro attorno al comprensorio del Monte Civetta.
Il 25 Giugno terza e ultima tappa. Partenza alle 8,30 da Alleghe per giungere a Sospirolo attraverso le Dolomiti Bellunesi e poi raggiungere Feltre, da dove la carovana inizierà la risalita del Monte Grappa passando a fianco del Sacrario. Da qui la carovana scenderà verso Bassano del Grappa per la tradizionale sfilata fino a Piazza Libertà, dove le vetture sosteranno per farsi ammirare in tutto il loro splendore. Dopo l’ultima prova, il “Trofeo Città di Bassano”, “La Leggenda” si concluderà con il pranzo, che anche quest’anno avrà l’onore di essere ospitato nella suggestiva cornice delle Distillerie Poli.
Tanti i “gioielli” in gara, tra cui la Ferrari 166 MM del 1950, vettura all’origine del termine “barchetta”.

“La Leggenda di Bassano” è una vetrina viaggiante di pezzi unici. Auto che hanno fatto la storia e che rappresentano vette inarrivabili di tecnica e design. Ecco solo alcuni esempi dei “gioielli” che si sono fino ad oggi iscritti all’edizione 2018:

– Ferrari 166 MM Touring barchetta del 1950, inconfondibile nella sua livrea blu con le fiancate verde acqua. Questa vettura, che per 46 anni ininterrotti è appartenuta a Jacques Swaters, pilota belga e fondatore della famosissima “Scuderia Francorchamps”, fu la prima Ferrari di Gianni Agnelli, a cui si deve la particolare colorazione, e originò anche l’uso del termine “Barchetta”. Fu proprio lo stesso Agnelli che, vedendola per la prima volta al Salone dell’Automobile di Torino, dichiarò “Ma questa non è una macchina, è una barchetta!”, riferendosi evidentemente alle eleganti linee dei lussuosi scafi da diporto. Questa affermazione, raccolta dal giornalista Giovanni Canestrini, diventerà poi la denominazione tecnica di questa tipologia di auto.
– Due dei sedici esemplari mai prodotti di Jaguar XKSS del 1957, portate in Italia da alcuni piloti della nutrita truppa inglese presente. È la versione stradale della D-Type, prodotta sul telaio della sua illustre predecessora dopo il ritiro dalle competizioni della scuderia britannica. Inizialmente ne furono costruiti 25 esemplari, di cui però 9 rimasero distrutti il 12 febbraio 1957 in un incendio divampato negli stabilimenti Jaguar di Browns Lane.
– Ferrari 750 Monza del 1955. Questo gioiello della scuderia di Maranello proveniente dalla Spagna è uno dei 31 esemplari costruiti. La linea della sua carrozzeria con il caratteristico muso ribassato, realizzato dalla carrozzeria Scaglietti su disegno di Dino Ferrari, saranno poi riprese nella mitica 250 GTO.
– Kieft Climax 1100 del 1954. Un raro esemplare di questa vettura della scuderia britannica Kieft, motorizzata Climax e prodotta solo per un anno, il 1954, prima della cessione della compagnia da parte del suo fondatore.
– Talbot 105 Sport del 1931. Evoluzione sportiva della Talbot 15/45HP, da cui erano già nati i modelli 75 e 90. Nel 1931 questa vettura si piazzò al terzo posto con la squadra Talbot nella 24 Ore di Le Mans.
– Alfa Romeo 8C 2300 del 1932, proveniente dai Paesi Bassi. Forse una delle più famose vetture prodotte dalla casa del Biscione, questo modello cannibalizzò la 24 Ore di Le Mans tra il 1931 e il 1934. L’esemplare che sfilerà sulle strade de “La Leggenda di Bassano” è proprio uno dei quattro modelli vincitori di quegli anni, portato al successo nell’edizione del ’32 della gara francese da Luigi Chinetti e Raymond Sommer.
– Maserati 300S proveniente dalla Germania. Uno dei 26 esemplari prodotti dalla casa del tridente e considerata come la più bella vettura sport di sempre.
– Cisitalia 202 Spider Nuvolari del 1948, il modello con cui Tazio Nuvolari arrivò 2° alla Mille Miglia del 1947.
– Come ogni anno saranno inoltre presenti i “Bentley Boys” dal Regno Unito, un gruppo sempre più nutrito che porta sulle strade delle Dolomiti le mastodontiche Bentley d’epoca.

I trofei

Il Trofeo Giannino Marzotto riguarda la classifica generale: ai vincitori andranno due cronografi “Tazio Nuvolari Solo Tempo” della Collezione Tazio Nuvolari legata alle auto d’epoca creata dal Main Sponsor Eberhard & Co. I vincitori riceveranno anche un quadro realizzato per l’occasione dal M.° Pietro Matese. Al vincitore dell’ultima prova a cronometro andrà il Trofeo Città di Bassano, mentre al primo degli equipaggi femminili andrà invece il riconoscimento intitolato a Maria Teresa de Filippis. Saranno anche assegnati i Trofei di Scuderia e un premio Driver’s Choice assegnato dai partecipanti alla gara.

I media

Anche quest’anno “La Leggenda” avrà un’eco internazionale: oltre ai vari media nazionali e internazionali che seguiranno da vicino l’edizione di quest’anno sarà seguita da una troupe di giornalisti giapponesi. Naturalmente documenteranno l’evento numerose testate specializzate, italiane e straniere.

Gli sponsor e gli enti patrocinatori

Oltre al già citato Main Sponsor Eberhard & Co., sostengono la manifestazione Pakelo, La Pria, Tua Assicurazioni, Ceccato Automobili, la multinazionale olandese del tessuto Quality Textiles e la prestigiosa new entry di quest’anno, l’azienda vinicola toscana Villa Trasqua. Patrocinatori dell’evento sono la Regione del Veneto, la Provincia di Vicenza e la Città di Bassano del Grappa.

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