Lunedì 7 aprile dalle ore 17 alle 19 si terrà presso la Sala dell’Archivio di Stato di Belluno, nell’antica Chiesa di Santa Maria dei Battuti, in via Santa Maria dei Battuti, 3 il convegno: Quale futuro per la provincia di Belluno dopo la Legge Delrio?
Qual sarà il futuro della Provincia di Belluno dopo l’approvazione del disegno di legge Delrio? Come potrà concretizzarsi la specificità riconosciuta anche dall’articolo 15 dello Statuto regionale e mai attuata? Quali sono le prospettive per il sistema delle autonomie locali, anche alla luce dell’annunciata riforma del Titolo Quinto della Costituzione? A questi interrogativi risponderanno i relatori dell’incontro promosso dal Centro Studi Bellunese, in collaborazione con Confindustria Belluno Dolomiti, in programma lunedì alle 17 aprile 2014 dalle ore 17.00 alle ore 19.00 a Belluno nella sala dell’Archivio di Stato (in via Santa Maria dei Battuti, 3).
Interverranno: Gian Domenico Cappellaro, vicepresidente della Camera di Commercio e presidente di Confindutria Belluno Dolomiti; Raffaela Bellot, senatrice della Lega Nord, Roger De Menech, parlamentare e segretario regionale del Pd; Federico D’Incà, parlamentare del Movimento 5 Stelle, Giovanni Piccoli, senatore di Forza Italia e vicepresidente dell’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna; Roberto Ciambetti, assessore regionale agli Enti Locali; Anna Orsini, segretario generale aggiunto Cisl Belluno – Treviso; Mario Manfreda, vicepresidente del Consorzio Bim Piave. A portare una lettura tecnica dei provvedimenti in questione saranno, invece, Luca Antonini, presidente del COPAFF, e Daniele Trabucco dell’Università di Padova.
«Dopo l’approvazione del disegno di legge “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni” e il via libera del governo al disegno di legge di revisione costituzionale – spiega Antonio Barattin, presidente del Centro Studi Bellunese – abbiamo ritenuto di organizzare, in tempi rapidi, un momento di confronto tra giuristi, politici e rappresentanti delle categorie economiche e dei sindacati, per ragionare insieme sul futuro e sul destino delle autonomie locali e territoriali. Cercheremo di capire se ha ancora un senso la specificità per la Provincia di Belluno e quali sono le nuove sfide per il federalismo, in un momento effettivamente particolare, in cui si intrecciano, purtroppo, le notizie di cronaca politica e quelle di cronaca giudiziaria». «Diciamo spesso – aggiunge Gian Domenico Cappellaro – che sul tema della governance del nostro territorio servirebbe una posizione condivisa, che ancora purtroppo non c’è. Vediamo se da questo incontro può iniziare un percorso nuovo, immune dalle strumentalizzazioni politiche a fini elettorali che condizionano negativamente qualsiasi iniziativa a favore del territorio. Del resto, dobbiamo renderci conto che le prospettive sono tutt’altro che incoraggianti e che anche la competitività della nostra provincia risente delle riforme istituzionali che saranno attuate».