DOSOLEDO –Sabato 12 aprile alle ore 20.30, nella sede del Museo “Algudnei”, in una conferenza dal titolo “ Passo Monte Croce Comelico la campagna di scavo 2013: risultati e potenzialità”, tenuta da esperti e archeologi, saranno resi noti gli esiti delle ricerche stratigrafiche e delle analisi al C14 svolte da laboratori specializzati di Como e Lecce sui frammenti di legno venuti alla luce durante le operazioni di scavo.
Finisce così l’interminabile attesa e, finalmente, i molti interrogativi, incredulità e attese sollevati, in questi ultimi due anni di ricerca effettuata nelle vicinanze del Passo di Monte Croce Comelico, nell’area di un quadrilatero di 62×62 con torri angolari, individuato da Gian Galeazzi analizzando le riprese satellitari Google, troveranno una prima importante spiegazione e contestualizzazione nell’ambito degli studi, anche internazionali, relativi a strategie e tecniche di fortificazione romana dei territori di confine com’era quello in questione. Situato, infatti, tra la X Regio della Venezia e Istria e il Norico che comprendeva pure la Val Pusteria e, ovviamente, l’Austria. Non saranno tralasciati neppure i progetti di valorizzazione scaturiti da questa ricerca, finanziata da “Algudnei”, che ha reso evidente la frequentazione antica di quest’angolo di Comelico.
Interverranno nella conferenza Davide Pacitti e la sua equipe (di cui fanno parte Diego Battiston e Gian Galeazzi) che ha condotto le ricerche sul campo con il prezioso contributo dei volontari del Gruppo Archeologico Cadorino e del Circolo Amici del Museo Alpago, la coordinatrice architetto Daniela Zambelli, il giornalista pubblicista Eugenio Padovan. A fare gli onori di casa Arrigo De Martin responsabile di “Algudnei” finanziatore e dell’avventura archeologica che ha aperto orizzonti economici, di confronto e scambio di conoscenze culturali, soprattutto nell’arco alpino ma non solo.