L’incontro con la scrittrice Bruna Graziani ha concluso sabato a Farra d’Alpago il “Mese del Libro”, la rassegna organizzata nella conca dell’Alpago dai Comuni di Farra, Puos e Tambre. Dopo l’incontro col “dottore del legno” Angelo Funes Nova, intervistato venerdì dallo scrittore Antonio Bortoluzzi, sabato è stata la giornata più ricca di eventi a cominciare dal laboratorio di lettura espressiva che nella sala consiliare di Farra ha visto la partecipazione di una quindicina di iscritti di varie età, ognuno con una propria motivazione: chi per leggere ad alta voce per i figli, per i nipoti, per gli amici, chi cerca una maggior sicurezza anche nel parlare in pubblico, chi vorrebbe donare la propria voce ai non vedenti.
Nel pomeriggio, si è concluso anche il laboratorio di lettura, tenuto dalla scrittrice Annalisa Bruni che ha pensato per i suoi aspiranti scrittori un titolo davvero appetitoso: “Cucinare un racconto”.
L’antologia dei lavori prodotti dai corsisti verrà presentata ad agosto nel corso dell’edizione estiva della rassegna letteraria. Infine alle 18, al ristorante Bortoluzzi di Farra, si è svolto l’incontro con l’autrice della trilogia “Desperate writers” (Kellermann), Bruna Graziani, intervistata da Ezio Franceschini su autobiografismo e altri temi riguardanti la narrativa e i segreti della scrittura creativa.
“Liberare e controllare la propria voce. Una delle novità dell’edizione 2015 del Mese del libro è stato un corso di lettura espressiva che ha riscosso un lusinghiero successo. Ogni appuntamento ha visto passare velocemente le due ore previste, mentre tutti “pendevano dalla voce” di Simonetta Nardi, la professionista di Radio Padova, responsabile del corso, attenti e impegnati a carpire i segreti di una buona lettura, dell’esatta pronuncia (si dice béne o bène? diéci o dièci?). Si è iniziato con la respirazione, «Perché – dice l’insegnante – è il corretto uso del diaframma che fa sì che “suoniamo” in modo giusto le corde vocali, ed è la quantità e il controllo dell’aria emessa che permette di mantenere il suono; è l’aria che adoperiamo per leggere che determina la differenza tra una lettura squillante, gridata, pacata o sussurrata. Nella lettura si esprimono i sentimenti e le intenzioni di chi ha scritto il brano o la poesia, sentimenti e intenzioni che il lettore cerca di fare propri. Chi, nel leggere, riesce a vedere le cose che ha visto lo scrittore e riesce e farle vedere a chi ascolta, saprà regalare una lettura suggestiva ed emozionante, praticamente perfetta». Pratici e divertenti i giochi da fare tutti insieme, in coppia, a gruppi, per il controllo della voce, per l’ascolto di sé e degli altri, per vincere la timidezza, l’incertezza, per trovare il coraggio di “buttarsi” senza paura. Esercizi per capire l’importanza delle pause, per adottare in modo corretto il giusto tono, il ritmo, il volume e l’intensità adatti a ciascuna frase o brano. Ognuno si è cimentato con scritture di rilevante valore letterario come con i brani di Carver, con le poesie della Szymborska, del veneto Zanzotto, dell’uruguaiano Benedetti, dell’irlandese Heaney. E non sono mancati i “compiti per casa” per riflettere, provare e non dimenticare quanto di importante la Nardi ha trasmesso nel corso delle quattro lezioni”. Lina Beltrame
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