C’è chi può andare in pensione ancora oggi a 55 anni con 5000 euro al mese. Chi riceve un vitalizio da 1.317.805 euro e intasca pyre il sussidio di disoccupazione? Chi cumula tre pensioni e viene nominato presidente delle autostrade.
Lo scrive Mario Giordano nel suo ultimo libro-inchiesta “Vampiri” (Mondadori Editore Prezzo: € 18,50 Pagine: 216) che inchioda i privilegiati d’Italia dedicato ad Aurora B., 27 anni, parrucchiera di Pisa, alla quale l’Inps ha fatto pervenire la famosa busta arancione per informarla che dovrà andare in pensione il 1° marzo 2064, quando avrà lavorato 58 anni. E percepirà meno di 1000 euro netti al mese.
Tutto questo mentre lo Stato continuua a pagarei la pensione a vedove di parlamentari che non hanno fatto nemmeno un’ora in aula. O alla figlia di un deputato monarchico in carica dal 1947 al 1951. A un ex consigliere regionale della Calabria che prende 7490 euro da quando aveva 44 anni e adesso è in carcere con gravissime accuse!
Con i soldi di Aurora, insomma, si finanziano privilegi e folli vitalizi. Un furto di equità e di futuro, inaccettabile che deve essere cancellato.
Ce n’è per tutti nel nuovo libro di Giordano. Anche i giornalisti, e i 17.318 sindacalisti favoriti da speciali leggi-vergogna, banchieri, magistrati, gli alti papaveri e i prelati. Il Fondo clero dell’Inps ha accumulato un buco di oltre 2 miliardi. Altri 60 miliardi di buco li ha accumulati il Fondo delle Ferrovie dello Stato, che con i nostri soldi generosamente paga pensioni da 13.000 euro al mese. In Puglia è stata approvata una legge regionale che di fatto aumenta gli assegni pagati agli ex consiglieri. In Molise il vitalizio era morto ed è stato fatto risorgere. A Perugia c’è un ex dipendente del Comune che è riuscito ad andare in pensione con 49.000 euro al mese e quando nel luglio 2016 l’Inps gliel’ha tagliata ha fatto ricorso.
Mario Giordano è stato direttore dell’all news di Mediaset Tgcom24, di «Studio Aperto», del «Giornale», di Videonews. Attualmente è direttore del Tg4 e editorialista de «La Verità». Con Mondadori ha già scritto 14 libri, fra i quali Sanguisughe, con cui sollevò il problema delle pensioni d’oro.