Dopo il successo di Linea Verde, arriva in Provincia di Belluno Easy Driver, la trasmissione Rai dedicata al mondo dei motori. Il programma racconta come auto e moto interagiscono con il paesaggio, con particolare attenzione a tutte le innovazioni tecniche rivolte al risparmio dei consumi e alla tutela dell’ambiente.
Un’altra importante occasione di visibilità mediatica a livello nazionale promossa dal Consorzio dei Comuni BIM Piave, Lattebusche s.c.a. e Longarone Fiere srl che insieme hanno definito un progetto di collaborazione e cooperazione per promuovere il territorio bellunese, dalla bellezza della natura e alle sue eccellenze turistiche, storiche e architettoniche.
Già la prossima settimana, da lunedì 10 a venerdì 14 aprile, una troupe della Rai sarà sul territorio con le conduttrici Veronica Gatto e Roberta Morise per la registrazione della puntata che, salvo improvvisi cambi di palinsesto, andrà in onda domenica 28 maggio alle ore 10.00.
Protagoniste le nuove Infiniti Q60 e Skoda Kodiaq che verranno testate su due diversi itinerari con partenza da Feltre. Per la prima passaggio in centro a Belluno con sosta a Palazzo Fulcis, sede del nuovo museo, e suggestivi scorci delle piazze principali e degli angoli più belli della città. Il test proseguirà sulla provinciale che porta verso l’Alpago e il Cansiglio, splendide oasi verdi situate all’estremità sud-orientale della provincia di Belluno, in un continuo un susseguirsi di prati e boschi, colline e dolci pendii. Strada facendo, particolare attenzione verrà data alla Baia delle Sirene in riva al lago di Santa Croce e alla Casa museo dell’Alchimista di Valdenogher. Da qui si apriranno gli orizzonti del “Gran Bosco da Reme” del Cansiglio e del monte Pizzoc.
L’altra macchina seguirà un itinerario prealpino passando per Trichiana, dove è prevista una sosta nella zona di Casteldardo e nel canyon del Brent de l’Art, piccolo gioiello della natura formato dalla potenza delle acque, per poi percorrere la storica “strada dei 100 giorni” che dal Piave porta al Passo San Boldo, vero capolavoro di ingegneria, costruita in soli tre mesi dalle truppe asburgiche scavando gallerie e tornanti nella roccia. Vi saranno scorci molto paesaggistici di tutta la parte prealpina bellunese.