Sabato 20 maggio, apertura del Forte di Monte Ricco con Fuocoapaesaggio, una mostra di Dolomiti Contemporanee (da Gianluca D’Incà Levis a Giovanna Repetto) che riflette sullo stato del paesaggio contemporaneo, e che conterrà una sezione dal titolo “Tiziano contemporaneo”. Si tratta di una mostra collettiva d’arte contemporanea, che vedrà il coinvolgimento di una ventina di giovani artisti attivi nel panorama nazionale, che opereranno attraverso pittura, scultura, installazione, performance, video, suono.
E si procede dunque, a strutturare la rete che alimenterà “Fuocoapaesaggio”, la mostra-cantiere con cui Dolomiti Contemporanee inaugurerarà, il 20 maggio prossimo, il Forte di Monte Ricco a Pieve di Cadore, che finalmente apre al pubblico, dopo il restauro decennale effettuato dal Comune di Pieve di Cadore con Fondazione Cariverona, e l’affidamento della gestione del Forte stesso alle due Fondazioni cadorine: Fondazione Tiziano e Fondazione Museo dell’Occhiale.
Ricordiamo che a Pieve di Cadore si trova anche la Magnifica Comunità di Cadore, che gestisce tra l’altro la casa natale di Tiziano Vecellio: il maestro d’ogni tempo entrerà in mostra attraverso la sezione “Tiziano Contemporaneo”.
Una mostra lunga, che cambierà nel corso delle settimane e dei mesi, e che rimarrà aperta per tutta l’estate, e poi fino a settembre, producendo attività e vedendo avvicendarsi artisti ed opere, in connessione con gli altri grandi cantieri di Dolomiti Contemporanee nelle Dolomiti bellunesi e friulane, tra i quali ricordiamo il Nuovo Spazio di Casso e il Concorso Internazionale Twocalls, che cambierà volto alla Diga del Vajont, e l’ex Villaggio Eni naturalmente, con Progettoborca.
Tutto questo nella logica consueta dell’azione integrata propria di Dolomiti Contemporane, che stimola e risorge il Paesaggio attraverso la pratica energica del Contemporaneo, nella forza e con le strategie di rete.
Ogni giorno, da due mesi, gli artisti selezionati giungono al Forte, da tutta Italia e dall’estero, a conoscerlo, ad esplorarne gli spazi eccezionali ed i suoi paraggi, compresa la Batteria Castello (il Forte è la scena: la Batteria è la miniera).
Le opere sono in via di produzione, le reti locali avviate. Cittadini cadorini, storici locali, impresari, ditte enti ed aziende, partners importanti, vengono coinvolti nella costruzione dell’evento e della piattaforma per Monte Ricco, che viene pensata come una proposta d’uso del Forte per i prossimi tre anni, come il lancio di un’esperienza che potrà arricchirsi, ed articolarsi, nel tempo, e non quindi come una mostra estemporanea. I cosiddetti eventi spot sono inutili: quel che occorre, sempre, per riabilitare un arisorsa preziosa, sono una visione ed una politica culturale efficace.
Il progetto di Dolomiti Contemporanee per Monte Ricco è dunque un’ipotesi funzionale, che è qualcosa di diverso da una “mostra”. Un progetto improntato alla ricerca, alla sperimentazione ed alla qualità, una pratica capace di connettere le specificità territoriali e culturali ad un sistema aperto di reti, interne ed esterne, conducendole nell’alveo culturale di DC, nel suo ampio corso rinnovativo, che tanto ha già monovrato e riacceso nal territorio dolomitico, perchè sa muoversi nei contesti locale, regionale, nazionale ed internazionale, connettendoli e rimescolandoli, e declinando produttivamente la propria riflessione sul ruolo del Patrimonio, del Paesaggio e del territorio, del loro ripensamento responsabile e della loro rigenerazione, della concreta capacità operativa proprie dell’arte e della cultura contemporanea, quando esse sappiano venir intese e gestite ed applicate quali strumenti atti alla costruzione dell’identità delle terre e delle sue genti, e non come mere pratiche ausiliarie d’intrattenimento per l’uomo pago.
Qui nessuno è pago, la cultura non conosce sazietà, la cultura spinge, sempre.
Grazie al Comune di Pieve di Cadore, si lavora all’ultimazione di una struttura essenziale per trasformare Fuocoapaesaggio in una grande esperienza di ospitalità e creatività intelligente in loco.
Si tratta della foresteria-residenza, che troverà posto all’interno della “Casa del Volontariato e della Montagna”, in questa struttura che già ospita la Biblioteca di Pieve, un info point con Wi-fi gratuito, la sede del Soccorso Alpino, cuor della montagna, la sala boulder dei Ragni di Pieve, oltre alle sedi di diverse associazioni.
Mentre gli operai del Comune rinfrescano gli spazi, e con la Fondazione Tiziano si acquisiscono gli arredi, la Residenza prende forma: già dai prossimi giorni essa sarà operativa, con l’arrivo dei primi artisti. E la si userà fino a tutto settembre almeno: un altro porto, uno spazio operativo d’incontro.
La Residenza è nella Casa, il miglior posto possibile. La Casa che è già un Consorzio dunque: e con Fuocoapaesaggio si contribuirà ad animarlo, trasformandolo in una stazione d’inneschi, un zentrum.
Ogni mattina, con una breve passeggiata sotto ai faggi secolari, gli artisti saliranno a Monte Ricco, passando accanto alla casa di Tiziano, saliranno a lavorare, alimentando le reazioni nello Spazio riacceso.
Tiziano Contemporaneo
Il progetto “Tiziano contemporaneo” viene avviato a Monte Ricco, all’interno della collettiva “Fuocoapaesaggio”. Si tratta di un progetto d’ampia portata, che sorge nella terra di Tiziano, e, in una seconda fase, verrà aperto al contesto internazionale.
L’eredità del maestro cadorino è grandiosa: Tiziano è notissimo in tutto il mondo.
Qualsiasi pittore, qualsiasi persona dotata di un minimo d’interesse e attenzione culturale, riconosce questo valore.
“Tiziano contemporaneo” intende portare l’arte contemporanea, che è una della forme attraverso cui l’uomo agisce nel mondo e sulla storia attraverso l’intelletto, lo spirito, la capacità di rinnovamento e la forma (ovvero attraverso la cultura), a contatto diretto con Tiziano e con i luoghi della sua origine: Pieve di Cadore e Venezia innanzitutto.
“Tiziano contemporaneo” serve a dire che Tiziano non è morto nel XVI secolo: egli vive, il suo esempio è eternamente presente a ognuno.
In una delle foto qui allegate si trova Paola Angelini, una delle migliori giovani pittrici italiane (vive a Gent), intenta a produrre una serie d’opere pittoriche ispirate alla Pietà tizianesca delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Opere che prendono dunque spunto dal maestro, riprocessandone l’eredità in una serie di lavori nuovi.
Una serie di giovani artisti, tra i migliori della scena italiana e provenienti dall’estero, verranno condotti a lavorare nei luoghi tizianeschi, attraverso le Residenza di Dolomiti Contemporanee, e in partnership con i grandi enti cadorini che ne coltivano la memoria, Fondazione Tiziano e Magnifica Comunità di Cadore in primis.
Il progetto “Tiziano contemporaneo” verrà dunque inaugurato all’interno di “Fuocaapaesaggio”, del quale costituirà dunque solo una sezione. Il progetto si svilupperà quindi nel triennio successivo, attraverso il lavoro con gli artisti e la costruzione di una serie di relazioni con importanti Istituzioni e Musei italiani e stranieri, accomunati da un interesse vivo, e non solamente storico e filologico, nei confronti di Tiziano.
Tra questi Musei, citiamo la Gallerie dell’Accademia, la National Gallery di Londra, il Metropolitan di New York.
Gianluca D’Incà Levis,
curatore di Dolomiti Contemporanee e Progettoborca, direttore del Nuovo Spazio di Casso.