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BellunoDonna: Inaugurato un nuovo sportello del Centro Antiviolenza

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Grazie anche all’aiuto e collaborazione con il Centro di servizi per il volontariato di Belluno, il Comune di Feltre e le Pari Opportunità di Feltre è stato possibile aprire un nuovo sportello del Centro Antiviolenza, per agevolare le donne di quel territorio.
Telefono della succursale feltrina:Belluno Donna sportello Feltre
    0439.885118 (lunedì dalle 15 alle 19).
Telefono per il resto della provincia:
    0437.981577 (mar,gio,ven 10-12 e mer 15-19)

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In cammino verso la montagna. Sabato a Belluno appuntamento con le immagini del Ctg

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Il cammino in montagna è considerato da tanti pensatori una metafora della vita. Dopo il successo dell’analoga proposta del 2015, intitolata “In cammino nel deserto” il CTG presenta un pomeriggio con una selezione di belle immagini in tema, con commento e sottofondo musicale.

L’appuntamento è per sabato 13 febbraio alle ore 17,30, presso la sala San Vittore al Centro Giovanni XXIII.
La partecipazione è libera ed aperta a tutta la cittadinanza.

L’iniziativa si collega ad alcune delle attività associative più significative come le gite in montagna, i trekking, le escursioni con le ciaspole e le uscite naturalistiche. In esse di rispecchia un certo modo di andare in compagnia e con attenzione all’ambiente, cogliendo il valore del cammino in montagna.

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Sabato a Mel l’inaugurazione della mostra Porrajmos. Genocidio Rom e Sinti

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Sabato 13 febbraio alle ore 17.30 al Palazzo delle Contesse di Mel si terrà l’inaugurazione della mostra Porrajmos Genocidio Rom e Sinti. In occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria l’Anpi “La Spasema”, in collaborazione con l’Isbrec e con il patrocinio del Comune di Mel, è lieta di invitarvi alla inaugurazione della mostra: 

Palazzo delle Contesse a Mel (Belluno)

Palazzo delle Contesse a Mel (Belluno)

Porrajmos Genocidio Rom e Sinti Segregazione di ieri e di oggi

Interverranno

SEO CIZMIC
Esperto dell’olocausto Rom ed attivista europeo del movimento “Na bistar!” (“Non dimenticare!”)

GRAZIANO HALILOVIC
Pres. Ass. Romà Onlus e membro ufficiale della rete TernYpe

Dopo la mostra del 2015 dedicata allo sterminio degli omosessuali nei campi di concentramento tedeschi, vogliamo, quest’anno, aprire un’altra pagina per conoscere un altro aspetto della barbarie nazista, un genocidio poco conosciuto, magari “scoPorrajmosmodo” da ricordare, ma che ha portato allo sterminio di oltre mezzo milione di esseri umani.

Pochissimi in Europa conoscono la parola “Porrajmos”, eppure ricorda una delle parole più terribili della memoria di quei popoli che tanti continuano a chiamare “zingari” o “nomadi”. Porrajmos è la parola che nelle lingue sinte e rom definisce il “divoramento” subito tra il 1934 e il 1945, quando l’Europa nazista e fascista fu teatro dell’annientamento di almeno la metà dell’intera popolazione rom e sinta europea. Cinquecentomila uomini donne e bambini perseguitati, imprigionati uccisi, deportati nei Lager e seviziati vittime degli orrendi esperimenti medici nazisti, sterminati nelle camere a gas e nei forni crematori.

Orari di apertura della mostra:
domenica 14 e 21 febbraio dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00
venerdì 19 febbraio dalle 18.00 alle 20.00
sabato 20 febbraio dalle 15.00 alle 18.00
ingresso libero

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In libreria. “Saga dei regni Tramontani” di Federico Velluti

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Dove sono i regni Tramontani che racchiudono mondi segreti e misteriosi? Nella mente del loro autore, il feltrino di Lusa, Federico Velluti, di mestiere retauratore. Dalla sua fervida fantasia è uscita la lunga “Saga dei regni Tramontani” editi dalla libreria bellunese Campedel con la stampa di Antiga.

Federico Velluti

Federico Velluti

Vicende intricate di magie e sortilegi, rapimento della maga buona Ausonia, intrighi di esseri malvagi, signori di manieri foschi, animali gentili e intelligenti. Un universo che sembra soltanto fantasia. Ma che è, a ben guardare, una metafora della vita. Spiridione signore di Sassouragano chiede ai suoi interlocutori, che lo invitano a rispettare il senso dell’onore, che cosa sia l’onore. E, con realismo, osserva che l’onore è una puerile invenzione degli uomini. I quali lo invocano quando gli fa comodo. Perché – osserva sempre il cinico personaggio – la natura ha altre leggi che prevedono la vittoria dei più forti sui più deboli. E i più forti sono anche i più malvagi.
Velluti, invece, condurrà i suoi personaggi buoni alla vittoria quando possono vedere “l’alba che sorse sulle vaste estensioni portando con sé una luce radiosa che investì ogni cosa col suo flusso benefico…a salutare un nuovo giorno”.
L’autore, che ha saputo concretizzare fiumi fantasmagorici di nomi, padroneggia il linguaggio che si dipana attraverso valli nebbiose, fiumi di ghiaccio, turriti castelli immersi nel buio, penetra nel regno oscuro di Talpoi in affascinanti descrizioni.

Tutto irreale? No, l’autore avverte nella premessa che “chi si accosta con modestia al mistero dell’inconoscibile potrà capire che il confine tra l’irreale e il reale è molto labile. Le popolazioni del passato animavano ogni fenomeno della natura dandogli voce e rivestendolo di una meritata sacralità. Ho ricercato questa sacralità in tutte le cose che ho amato, anche se molto spesso le ho velate di ironia”.
Alla fine – nella favola – vince il Bene della maga Ausonia con i suoi amici sugli intrighi dei malvagi. Che è, però, soltanto una speranza. La vita percorre altre strade. Ma senza illusioni, amore e speranza che vita sarebbe? E, poi, Platone non diceva che i veri infelici sono i malvagi perchè compiono il male? Allora evviva i buoni che sono gli sconfitti della vita, ma saranno premiati nel regno dei cieli. O in quello dei Tramontani, come vuole Velluti. Cui va una lode per aver saputo dare corpo, con sagacia descrittiva, al suo (ma non solo) mondo di esseri fantastici che assomigliano, metaforicamente, a chi incontriamo ogni giorno.

Sante Rossetto

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Sabato a Cortina “I Folonari, un’antica storia di vini e banche” con l’autrice Emanuela Zanotti

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Cortina d’Ampezzo. Quella della dinastia dei Folonari è un’appassionante storia imprenditoriale che offre il ritratto del nostro Paese a cavallo tra due secoli, l’Ottocento e il Novecento.

una montagna di libri 2015-16L’ha scritta Emanuela Zanotti in un libro edito da Mursia, I Folonari. Un’antica storia di vini e banche. Ed Emanuela Zanotti, con Giovanni Bazoli, Paolo Corsini e Cristina Finocchi Mahne, sarà ospite di Una Montagna di Libri, la rassegna protagonista della stagione letteraria di Cortina d’Ampezzo.

Appuntamento sabato 13 febbraio 2016, alle ore 18, presso il Palazzo delle Poste di Cortina.

IL LIBRO. La continuità di una famiglia bresciana dal solido ceppo genealogico delinea il panorama italiano di una nascente industria, all’alba del nuovo secolo, aperta alla modernità ma forte dei valori che l’hanno caratterizzata. Alla guida delle aziende Fratelli Folonari, Chianti Ruffino, Freund Ballor, come ai vertici della Banca San Paolo e del Credito Agrario Bresciano, i Folonari si muovono sullo sfondo di due guerre mondiali e la grande depressione del 1929, mantenendo inalterati la dimensione umana dell’impresa, l’amor patrio e una riservata quanto importante filantropia.

EMANUELA ZANOTTI nel volume Io donna e madre (2002) ha raccolto le voci di donne celebri sul tema della maternità, mentre Il solco della memoria (2007) ha segnato il suo esordio nella narrativa. E’ autrice tra l’altro di Il sorriso Benedetto (2007) e di Quando Paolo VI era bambino (2013). Ha pubblicato inoltre con Mursia il romanzo Il cielo di San Lorenzo (2014).

L’appuntamento con Emanuela Zanotti, Giovanni Bazoli, Paolo Corsini, Cristina Finocchi Mahne è quindi per sabato 13 febbraio 2016, alle ore 18, presso il Palazzo delle Poste di Cortina. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

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Carnevale di Sedico. Ancora incerta la sfilata dei carri di domenica a causa del maltempo

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Il maltempo sembra non dare tregua al Carnevale di Sedico: infatti, anche per domani, giornata di recupero della sfilata che doveva tenersi domenica scorsa e rinviata a causa della pioggia caduta incessantemente per tutto il giorno, le previsioni meteo sembrano non dare scampo alla Pro Loco, al comitato carristi ed al gruppo Giardini. Comunque, come sempre, la decisione verrà presa nella mattinata di domenica e la notizia verrà fatta circolare tramite i social network e con un apposita news sul sito della Pro Loco Sedico (www.prolocosedico.it).

carnevale di Sedico 14-fotoNel caso in cui dovesse esserci una tregua, almeno per le prime ore del pomeriggio, il programma della giornata è confermato come da calendario.
A partire dalle ore 14,30, infatti, ci sarà la sfilata dei carri e dei gruppi mascherati, che prenderà il via dal viale di Villa Patt per salire lungo via Cal de Messa e concludersi in piazza della Vittoria, con eventuale secondo giro dei carri nel circuito di via Giardini e viale Venezia. Per quanto riguarda le partecipazione, è confermata la presenza del gruppo Musici e Sbandieratori di Saletto (Padova) e del Corpo Musicale Comunale di Sedico, oltre che di un gruppo mascherato di Callibago e dei carri allegorici di casa, tra cui quelli degli Amici del Carnevale, del comitato carnevale Roe, degli Incredibili con la scuola dell’infanzia “don Modesto Sorio” di Bribano e dei Bociase.

Insomma, un’altra domenica assolutamente da non perdere, tempo permettendo, con il Carnevale di Sedico, durante la quale funzioneranno anche dei forniti chioschi con bevande calde e per la vendita di coriandoli.
Nel frattempo, nei negozi ed esercizi commerciali del paese continua la vendita dei biglietti della fantastica Lotteria di Carnevale, che mette in palio due automobili e un’altra cinquantina di premi: i tagliandi hanno un costo di 1 Euro. Ed anche durante il corso mascherato si potranno acquistare i tagliandi messi in vendita, per tentare la fortuna!

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Sabato 20 febbraio ritorna Laste CiaspaMoon

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Laste CiaspaMoon si svolgerà sabato 20 febbraio 2016, nei giorni della luna piena. La passeggiata inizia a Laste di Sopra alle 19 con arrivo al Col da Gésia (la chiesa). Laste CiaspaMoon è lunga circa 5 km, con 200 metri di dislivello in salita e altrettanti in discesa. L’intera ciaspolata, soste comprese e ritmo lento, dura due ore e mezza, dunque fino alle 21.30.

laste cisapa moonLaste CiaspaMoon» è una passeggiata al chiaro di luna e al lume delle fiaccole, sulla neve, con le ciaspe. Non è una gara, non si paga nulla, si sta insieme!È una festa di paese, piena di suggestione, calore, amicizia, bellezza. Si svolge sul percorso Laste CiaspaMoon, tra i villaggi e nei boschi di Laste di Rocca Pietore, con vista sulle Dolomiti di notte.

Dopo la partenza a Laste di Sopra si raggiunge il villaggio di Col, poi il bosco della Leda, fino al Rifugio Migon. Qui i partecipanti sostano sulla terrazza panoramica e possono prendere qualcosa di caldo, perché il rifugio supporta «Laste CiaspaMoon». Poi la discesa conduce al Sass de Rocia, con le sue pareti dolomitiche da toccare. Di seguito, lo sguardo eccezionale di Ronch verso Pelmo e Civetta, dunque Laiel, Le Coste, Treve e il panoramico Col da Gésia. Il percorso è segnalato dalla presenza, a terra, di duecento fiaccole. Il percorso potrebbe subire variazioni anche senza preavviso ed essere ridotto con situazioni particolari di neve o vento, che possono anche consigliare l’annullamento della passeggiata.

laste ciaspa moon 1Nessuna iscrizione alla passeggiata, che è del tutto gratuita: semplicemente, chi è sul posto può unirsi liberamente al gruppo; le eventuali offerte libere sono devolute a favore di iniziative solidali. Chi partecipa alla passeggiata Laste CiaspaMoon lo fa unicamente sotto la propria responsabilità, pertanto i partecipanti si assumono qualsivoglia responsabilità per eventuali danni a cose e/o persone che possano verificarsi prima durante e dopo la manifestazione.

È previsto il servizio di noleggio di ciaspe (disponibilità limitata). Si possono prenotare senza impegno telefonando al Bar dai Gobi 0437 529223 e lasciando il proprio nome come riferimento. Occorre avere la pila, meglio se è pila frontale (che non viene noleggiata).

ciaspa moon laste di rocca pietoreIL PROGRAMMA

Presso il Bar dai Gobi (in centro a Laste, località Val, telefono 0437 529223) tra le 18 e le 18.30 è possibile ritirare le ciaspe a noleggio (consegnando un documento d’identità). Da lì, il punto di partenza di «Laste CiaspaMoon» si raggiunge a piedi in meno di dieci minuti, scendendo a Laste di Sopra.

A Laste di Sopra, alle 19, inizia la passeggiata in gruppo. Si raccomanda puntualità.

In un’ora si raggiunge il Rifugio Migon, il punto più elevato del percorso (possibilità di gustare una bevanda calda); alle 21.30 è previsto l’arrivo alla chiesa sul Col da Gésia.

Alla fine i partecipanti sono attesi al vicinissimo Bar dai Gobi per bere qualcosa di caldo, intanto si possono restituire le ciaspe prese a noleggio e ritirare il documento d’identità. Vicino al Bar dai Gobi il volontariato locale offre qualcosa da mangiare, cose semplici, fatte in casa.

PERNOTTAMENTO

Dopo la manifestazione è possibile soggiornare al B&B Campo Base 1451 in centro a Laste (occorre prenotare: 338 1947176) oppure negli alberghi e negli alloggi vicini a Laste.

AVVERTENZE

Non si tratta di un percorso impegnativo ma richiede un po’ di allenamento e un po’ di spirito escursionistico. Indispensabili le ciaspe. Può fare molto freddo, si consiglia abbigliamento adeguato (si sale ai 1660 metri di quota del Rifugio Migon), scarponcini, guanti, berretto, acqua e alimenti idonei (barrette). Necessarie le torce o, meglio ancora, le luci frontali. Il percorso è al riparo dal pericolo di valanghe e non presenza tratti esposti ma è importante non uscire dalle tracce e non abbandonare il gruppo. In parte il sentiero si sviluppa nel bosco.

LA STRADA

La strada di accesso a Laste si imbocca appena a sud di Digonera (da Alleghe si procede in direzione Rocca Pietore ma si svolta a destra dopo la salita di Savinèr), è ampia ma ripida e in ombra e il suo fondo d’inverno è coperto di neve: sono necessarie, dunque le gomme da neve ma si consiglia vivamente di avere a bordo le catene da utilizzare se necessario. In caso di alta partecipazione potrebbe presentarsi qualche problema di parcheggio, con la possibilità di essere indirizzati lontano dalla partenza: si consiglia di raggiungere Laste per tempo, anche nel pomeriggio per godere del tramonto rosa sulla parete nord del Civetta e sul Pelmo.

Per ogni informazione telefonate al Bar dai Gobi 0437 529223.

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Prove di guerra. Sabato 20 febbraio a Pieve di Cadore

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Il Comune di Pieve di Cadore, la Biblioteca Civica di Pieve di Cadore, il Club Poesia e Teatro di Pieve di Cadore e la Compagnia Teatrale Lavori in Corso presentano “Prove di guerra” sabato 20 febbraio alle ore 21.00 all’Auditorium Cos.Mo di Pieve di Cadore.
Claudio Michelazzi

Claudio Michelazzi

“Prove di guerra” è uno spettacolo tra il ludico e il poetico. Regia di Claudio Michelazzi. Nell’anno del centenario della guerra 15-18, i Lavori In Corso propongono una riflessione sulla follia della guerra, della Grande Guerra come di tutte le guerre. Un grande gioco di ruoli: voci che si sovrastano, riflessioni poetiche, luoghi comuni, ironia e tragedia. Una sinfonia dai toni vividi e sempre attuali. Un grande “Gioco dell’oca” insensato e crudele come sono tutte le guerre, agli occhi di chi le dirige e le sostiene, capace di considerare la triste umanità che vi partecipa solamente alla stregua di povere pedine da manovrare. Un complesso puzzle da rimettere in campo, i cui pezzi, sparsi nelle memorie collettive, faticano ancora a trovare la giusta collocazione. In scena: Anna Passuello, Giorgia Sonego, Raffaella Giacobbi, Virna Dandrea, Carla Pompanin, Giovanna Martinolli, Dunja Kriz, Silvia Cavalet, Massimiliano Zampieri, Riccardo Festini Battiferro, Manfredi Massaro, Massimo Brugiolo, Jacopo Allegri, Claudio Gerardini.

Regia Claudio Michelazzi.
Regia tecnica audio-luci, Alessandro Nuzzo, Teresa Brookes.

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Giovanni De Min al prossimo tè in Biblioteca

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Secondo appuntamento martedì 16 febbraio con i Tè in Biblioteca, ciclo di incontri proposto dalla Biblioteca Civica di Belluno dal titolo Bellunesi e Foresti: storie di migrazioni artistiche.

Palazzo Crepadona, sede della Biblioteca civica di Belluno

Palazzo Crepadona, sede della Biblioteca civica di Belluno

Marta Azzalini parlerà del pittore Giovanni De Min, nato nel 1786 a Belluno e protagonista durante la prima metà dell’Ottocento della scena artistica locale e non solo. Amico d’Accademia di Francesco Hayez, venne apprezzato anche da Antonio Canova per il suo stile grafico e sintetico e sia in terra bellunese che “foresta” lasciò numeroso opere soprattutto ad affresco, tecnica che prediligeva. Sarà l’occasione per visitare Palazzo Rosso, il Municipio cittadino, ed in particolare Sala Consiglio interamente affrescata con due episodi storici legati a Belluno e numerosi ritratti di personaggi, letterati, artisti e scienziati nostrani che hanno variamente lasciato una traccia bellunese nei secoli.
Incontro in Sala Cappella di Palazzo Crepadona alle ore 16.30 dove ogni partecipante riceverà una breve scheda con la bibliografia di riferimento e alcune notizie inerenti i temi trattati.
Il costo è di 5 euro (pagamento della quota alla curatrice, minorenni gratis); informazioni e iscrizioni presso la sede della Biblioteca, telefonando al numero 0437/948093 o scrivendo a biblioteca@comune.belluno.it.

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I quadri di Adriano De Pellegrin all’Insolita storia

Grande Guerra, Grandi Dolori. Sabato a San Pietro di Cadore la presentazione del libro di De Donà e Musizza

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Sarà presentato il 20 febbraio a San Pietro di Cadore il nuovo libro di Giovanni De Donà e Walter Musizza dedicato alle operazioni militari e alle sofferenze civili tra Forcella Zovo Monte Schiaron e Monte Curiè.

I guerra mondialeQualcuno, non senza ragione, sostiene che la Grande Guerra in Comelico, in particolare tra S. Stefano e Sappada, non ha sui libri di storia e nell’immaginario collettivo lo spazio e la risonanza che pur le competono rispetto ad altri teatri di lotta più vicini, come le Tofane, il Monte Piana o le Tre Cime di Lavaredo. Forse perché qui le operazioni consistettero in uno stillicidio di attacchi e contrattacchi di piccoli nuclei, possibili solo dopo la paziente occupazione di posizioni chiave, o forse perché il teatro d’operazioni non fu mai considerato strategico per uno sfondamento delle difese austriache attorno al Passo di Monte Croce Comelico, fatto sta che poco si sa di fatti e misfatti del conflitto a S. Pietro di Cadore e nelle sue frazioni, in cui un ruolo predominante spettò, oltre che alla Guardia di Finanza, alla stessa popolazione civile.

Il libro sarà presentato il prossimo 20 febbraio, alle ore 16, presso Palazzo Poli De Pol a S. Pietro di Cadore, con l’intervento, oltre che degli autori, del giornalista Bepi Casagrande in qualità di moderatore, del Coro Comelico, del Presidente del Comitato “Ta Pum – il Cammino della memoria” Walter Pilo, che sta lavorando per far riconoscere l’iniziativa dal Consiglio d’Europa e del Maggiore Leonardo Landi, Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Cortina d’Ampezzo, curatore scientifico e membro del comitato organizzatore della recente mostra “La Guardia di Finanza nella Grande Guerra 1915-18 – Il lungo cammino verso Vittorio Veneto” tenutasi a Palazzo Ducale a Venezia la scorsa estate.

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La mia Africa, venerdì a Santa Giustina il documentario fotografico di Manolo D’Agostini

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Venerdì 19 febbraio 2016 alle ore 20.45, presso la sala riunioni della Piscina Comunale di Santa Giustina, il giovane fotografo feltrino Manolo D’Agostini presenterà “La mia Africa”, documentario fotografico naturalistico da lui realizzato lo scorso anno in Tanzania.

L’organizzazione è del tour operator Alpinia Itinera e la partecipazione è libera.

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Incontro con lo scrittore Maurizio Bortolon giovedì 18 (18.30) alla libreria Mondolibri a Belluno

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Copertina Ecce homo leggeraLe speranze e i sogni traditi di una generazione (quella degli anni 60 e 70), lo scontro col potere e la dolorosa rivelazione di un mondo dove la “verità” è sempre diversa da quello che appare. Se ne parlerà giovedì 18 febbraio (alle 18.30 alla libreria Mondolibri in via Mezzaterra a Belluno), con lo scrittore Maurizio Bortolon, autore del romanzo “Ecce homo. Il tramonto dell’umanità” (Tipi Europa Edizioni). Un libro che racconta la personale vicenda biografica, ma al tempo stesso collettiva, di un mondo fuori controllo e di un’umanità che sembra avere smarrito il senso della propria esistenza. Un motivo in più per riflettere su vicende, in parte note, che segnano uno spartiacque tra generazioni, Converserà con l’autore il giornalista Ezio Franceschini. L’opera, presentata all’ultimo Salone del Libro di Torino, sarà prossimamente presentata anche a Modena, città dove si svolge una parte delle vicende narrate nel libro.

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La Destra incontra la popolazione giovedì a Belluno

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Giovedì 18 febbraio 2016 alle 17.30 presso il Bar “Al Duomo” in piazza del Duomo a Belluno, si terrà l’incontro organizzato da La Destra Federazione di Belluno e aperto alla popolazione, per uno scambio di idee e proposte sul futuro del nostro territorio.

La DestraSarà presente il Coordinatore regionale del movimento Roberto Lazzaretti che illustrerà le prospettive politiche anche in vista della prossima tornata amministrativa.

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Viaggiare per conoscere. Domenica l’escursione a Mel

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Il gruppo dell’istituenda associazione di Santa Giustina “Viaggiare per conoscere” organizza per domenica 21 febbraio un’escursione lungo la Trentesima Tappa del Cammino delle Dolomiti, da Mel a Cesana di Lentiai, invitando tutti coloro che vogliano camminare in amicizia scoprendo assieme il territorio.

Mel (Belluno)

Mel (Belluno)

Il ritrovo è alle ore 9.00 in Piazza Luciani a Mel, verrà organizzato il rientro in auto a Mel. La partecipazione è libera e gratuita.

Dal centro di Mel si scende per l’antica strada Carrera fino alla frazione di Follo con la splendida chiesa di San Gottardo. Si prosegue quindi per l’abitato di Nave e si entra nel suggestivo ambiente ripariale del Piave, con possibile variante per gli abitati di Campo San Pietro, Tallandino e Corte, la cui chiesa dedicata a San Valentino conserva una lapide romana. Dopo una breve digressione per vedere il ponte bizantino sul torrente Rumarna si arriva a Bardies e quindi a Lentiai, con l’Arcipretale di Santa Maria Assunta, custode delle opere cinquecentesche dei Vecellio. Ritornando nell’area ripariale del Piave si giunge infine all’antico porto fluviale di Cesana, già sede comitale, con la Chiesa di San Bernardo dai pregevoli affreschi tre-quattrocenteschi recentemente riportati alla luce. 

Per maggiori informazioni è possibile contattarci telefonicamente al numero di cellulare 3396418478 o scrivere all’indirizzo email micheladalmas@alpinia.eu.

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L’ultima notte di Ettore Castiglioni

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La Val di Fassa ed il Rifugio Castiglioni prossime location delle riprese del docufilm “Oltre il Confine. La storia di Ettore Castiglioni”. Va in scena l’ultima notte del grande alpinista: la fuga verso la libertà.
rifugio marmoladaDal 9 all’11 febbraio la Val di Fassa si tramuta nella Svizzera del 44’ e diviene location del film documentario dedicato a Ettore Castiglioni; la cui vicenda alpinistica e umana racchiude più di un interrogativo. Entrato illegalmente in Svizzera con un passaporto falso, è arrestato, spogliato dei vestiti, e rinchiuso in una camera d’albergo. Durante la notte si cala dalla finestra con una corda di lenzuola e si getta in una corsa sulla neve senza scarpe. Il corpo assiderato sarà ritrovato tre mesi dopo al Passo del Forno in territorio italiano. Cosa lo ha spinto oltre il confine? Quale missione doveva compiere? Il film cerca di dare qualche risposta e si pone come un viaggio tra passato e presente, dando voce alle parole del protagonista attraverso il diario, e accompagnando la ricerca di Marco Albino Ferrari (Direttore di Meridiani Montagne e curatore dell’edizione critica dei Diario di Castiglioni) nei luoghi che hanno visto le imprese dell’alpinista fino all’ultima drammatica notte.
Proprio il rifugio in Val di Fassa, situato ai piedi della Marmolada, e dedicato a Castiglioni, offre l’opportunità di mettere in scena le sue ultime ore di vita in un ambiente che ancora conserva l’arredo d’epoca. La produzione ha previsto altre due scene in esterni: nei boschi intorno a Pian Trevisan e a Passo Valles.
La produzione si sposterà poi a Milano e in Svizzera.
Ad interpretare Castiglioni, è Stefano Scandaletti, attore padovano e apprezzato interprete di teatro, televisione e di cinema (Daniele Lucchetti, Mario Monicelli, Marco Tullio Giordana, sono alcuni dei registi con i quali ha lavorato).
La regia è di Andrea Azzetti e Federico Massa.

Produzione e partner
Il film documentario è prodotto da  GiUMa Produzioni di Trento, Gooliver Associazione culturale e Imago Film Lugano in coproduzione con RSI (Radio Televisione Svizzera) e con la collaborazione di Studio All Image ed AViLab srl.
A sostenere il film sono accorsi diversi soggetti: Trentino Film Commission, Il centro di cinematografia e cineteca del CAI Centrale, il comune di Pinzolo, Montura, la sezione C.A.I/S.E.M, Sezione CAI Tregnago, SAT, Credito Valtellinese, BIM Lago di Como, Fondazione Bombardieri, Comune di Tregnago e la Fondazione Angelini.

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Mauro Corona e Giorgio Pirolo: le due facce dell’arte. Sabato al Miramonti di Cortina

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Due diverse visioni dell’arte. Due modi diversi, se non opposti, di essere artista, ma un’unica arte che li accomuna: la capacità di essere persone, prima ancora di personaggi pubblici.

Mauro Corona

Mauro Corona

Due voci di eccellenza che si confronteranno a Cortina sabato 13 febbraio ore 18.00 al Grand Hotel Miramonti Majestic, nell’ambito della rassegna Cortina Terzo Millennio.
Da una parte Mauro Corona, divenuto – grazie alle sue sculture, ai suoi libri e a un felice modo di porsi sul grande schermo – uno dei simbolo dell’Italia pura, quella che parla con la voce delle persone: poche parole, semplici ma dirette, sincere e capaci di far riflettere.

Dall’altra Giorgio Pirolo, giovane creativo, noto a livello internazione per aver concepito tra l’altro lo sketch “dell’auto del popolo” cinese, la nuova Chery QQ, una delle utilitarie più vendute al mondo.
Un unico modo di rapportarsi all’arte che parla alla gente, sia che si tratti di raccontare la vita di tutti i giorni, come Corona, sia che si tratti di facilitare con la tecnologia la quotidianità stessa, come Pirolo.

Giorgio Pirolo

Giorgio Pirolo

L’uno che vive arroccato nel paese natio, l’altro che dalle Dolomiti ha scelto il mondo, abitando tra Monte-Carlo e l’Oriente. L’uomo del futuro, che gioca con la tecnologia e la creatività, versus l’uomo del passato, legato alle tradizioni, alla manualità, al senso del lontano. Non una sfida, ma un modo complementare di essere uomo, tra passato e futuro, tra gioventù e maturità.
I due si confronteranno sul tema “Le maschere di legno”: un tributo al Carnevale, ma anche un’opportunità di riflessione, che sicuramente Mauro Corona coglierà, su altre maschere, quelle che spesso indossiamo nella vita.

Il binomio d’eccezione sarà affiancato dalla giornalista Rosanna Raffaelli Ghedina, ideatrice e presentatrice del ciclo di incontri, che avrà a disposizione molti spunti per l’indomito Mauro, tra l’altro orgoglioso mentore di Pirolo, allorquando spinse la madre a fargli seguire la sua vocazione di designer.
Un appuntamento da non perdere, per scoprire attraverso le loro parole il senso profondo delle maschere, protagoniste del carnevale e della vita.

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Venerdì a Santo Stefano di Cadore incontro con il Pd

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Venerdì 19 febbraio alle ore 20, al Gran Bar Piave di Santo Stefano di Cadore, il deputato Roger De Menech insieme alla segretaria provinciale del partito democratico bellunese Erika Dal Farra, incontreranno i cittadini.

 

Roger De Menech, deputato Pd

Roger De Menech, deputato Pd

Questo il tema dell’incontro: “Più risorse per la nostra montagna: dai Fondi di Confine alla Legge di Stabilità, le proposte e i risultati del Partito Democratico”.

 Sarà un’occasione per fare il punto su quanto fatto in questi primi 24 mesi di Governo e per discutere e confrontarsi sui temi nazionali e soprattutto quelli locali.

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La storia delle pittura europea dal 1200 a oggi. Venerdì al Centro Papa Luciani

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Venerdì 19 febbraio, alle 20.30 al Centro Papa Luciani di Santa Giustina (Belluno), il prof. Mario Dal Bello, giornalista e critico d’arte, presenterà il libro “Ritratti d’autore” (ed. Città Nuova). Da Duccio a Rothko, passando per Giotto, Michelangelo, Van Gogh, Picasso e Burri.

Un percorso attraverso la storia della pittura europea dal Duecento all’età contemporanea. Trentadue ritratti di artisti, raccontati attraverso le loro opere, che possono rappresentare altrettanti, luminosi, momenti della ricerca da parte dell’arte europea di una Bellezza più alta sull’uomo e la natura. Ingresso libero e gratuito

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Ducati Xdiavel, la nuova e irriverente cruiser vi attende alla Tecnosport di Belluno

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L’abbiamo vista ruggire nella domenica più invernale della stagione, per la giornata di porte aperte alla Tecnosport di Belluno. Lunga, bassa e muscolosa, la nuova XDiavel della Ducati, rappresenta l’incontro dello stile italiano con la cultura cruiser. La performance che si unisce al comfort e al relax nell’emozione della guida.

Ducati XDiavel S

Ducati XDiavel S

Alla sua presentazione è stata definita una “Technocruiser” per le sue forme moderne e la componentistica tecnologicamente avanzata. Che nella versione S combina materiali pregiati e raffinate lavorazioni a contenuti tecnologici di alto livello.

Il risultato è un oggetto prezioso, dal design unico e inconfondibile.

Manubrio largo e pedane avanzate. Con un motore bello, potente, sofisticato, risultato dell’ultimo step evolutivo del Testastretta:

1262 cc con sistema Desmodromic Variable Timing, Bicilindrico a L, 4 valvole per cilindro, Dual Spark, raffreddato a liquido della potenza di 156 cavalli (114,7 Kw) a 9.500 giri/min e una coppia massima di 128,9 Nm (13,1 kgm) a 5.000 giri/min

La nuova XDiavel è disponibile per la prova su strada al Concessionario ufficiale Ducati Tecnosport di Belluno in via Vittorio Veneto 258. Telefono 0437 30518 Sito web: www.tecnosportsrl.it

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